Se è impossibile e innaturale pensare di essere sempre carichi di energie, attivi e pimpanti 24 ore su 24, certo è che a volte la primavera ci intrappola in uno stato psico-fisico di spossatezza che rende difficile eseguire i vari compiti quotidiani. Se a ciò si aggiunge il carico da 90 delle terribili notizie politiche che ci piombano addosso ogni giorno, il quadro è completo.
Abbiamo un consiglio da condividere: ritagliarsi una pausa di detox cruelty free della durata di 2-3 giorni, a seconda delle esigenze e del proprio stile di vita, può aiutare a fare piazza pulita di mal di testa, apatia e lentezza, sentendosi piacevolmente pervasi da fresche e nuove energie tutte da spendere. Vi spieghiamo tutto nel dettaglio. A voi non resterà che provare (e poi dirci com'è andata).
A cosa si deve la fatica primaverile
Gli esperti hanno coniato la definizione "Spring fatigue" per riferirsi al senso di spossatezza, apatia e talvolta depressione che colpisce alcuni soggetti in primavera. La letargia primaverile si palesa in reazione alle temperature più calde, ma spesso e volentieri interessa chi in questi mesi soffre di allergia alle graminacee e ai pollini, disturbi stagionali che tendono a debilitare l'organismo. Occorre innanzitutto ricordare che il nostro corpo necessita dei suoi tempi (del tutto soggettivi) per adeguarsi ai nuovi bioritmi della primavera, a partire dalla quantità di luce solare in aumento che, a sua volta, provoca cambiamenti nel nostro sistema ormonale, con reazioni a cascata quali insonnia e segni di stress. In genere si tratta di attendere pazientemente qualche settimana senza pretendere troppo da se stessi: giorno dopo giorno, l'organismo viene a patti con la realtà primaverile, adeguandosi al nuovo clima in maniera spontanea e adattiva. Ciò detto, gli esperti raccomandano di aiutarsi sposando una dieta ricca di vitamine, dunque a prevalenza di ortaggi. Il detox vegetale è la strategia extra che permette al corpo un benefico e profondo reset delle tossine, agevolando un processo di depurazione destinato a portare leggerezza psico-fisica e, al termine, nuovo vigore e sprint.
Detox contro l'affaticamento primaverile, how to
Siamo quello che mangiamo, giusto? Portare in tavola frutta e verdura di stagione fresca, sana e da agricoltura biologica è la prima via per ottenere ottime riserve di energia mentale e fisica.
Come impostare i 2 o 3 giorni di detox? No alle regole standard e ai pacchetti validi per tutti: ciascuno di noi ha la sua storia, il suo stile di vita, le sue necessità, preferenze, gusti ed età. Quel che conta è, prima di ogni cosa, prepararsi con gradualità al detox stesso. Tradotto: a partire da un paio di giorni prima del detox abbiate cura di ridurre le quantità di zucchero, caffè, proteine animali e farine bianche, abbondando di ortaggi stagionali quali carciofi, fragole, asparagi e mettendo sotto chiave alimenti processati e alcolici.
Dopo qualche giorno di dieta leggera prevalentemente plant based si entra nel vivo del detox: per 24, 48 o 72 ore provate a nutrirvi esclusivamente di estratti vegetali, zuppe e cruditè di verdure, ovviando al senso di fame con piccole porzioni giornaliere di frutta in guscio, dalle mandorle ai pistacchi.
Al posto di tè e caffè sorseggiate acqua al naturale, linfa di betulla depurativa, infusi e tisane ayurvedici. In questo modo riattiverete i liquidi ristagnanti, faciliterete il transito intestinale, oltre che i processi di digestione e diuresi dell'organismo, stimolando l'organismo a riattivarsi.
Se desiderate un apporto di carboidrati, sì a una manciata di crusca e latte vegetale. E in questi giorni, mi raccomando, praticate attività dolci e gentili, ritagliandovi rituali di puro benessere: yoga, pilates, camminate nella natura, lettura, meditazione, bagni tiepidi e aromaterapia con oli essenziali, incensi e candele.
Al termine delle giornate di detox vi sentirete come nuovi, con la mente piacevolmente sgombra e i muscoli pronti a scattare.
