La ghiandola pineale. Ecco cos'è e come decalcificarla.
Piccola e a forma di pisellino, questa ghiandola ha sede nel cervello e, ancora oggi, la sua funzione non è stata completamente compresa dalla comunità scientifica. Quello su cui i ricercatori concordano è che a ghiandola pineale produce e regola alcuni ormoni, a partire dalla melatonina.
Cosa c'entra la ghiandola pineale con il sonno e il ciclo mestruale?
Poiché regola la melatonina, la cui prima funzione è quella di equilibrare il ciclo del sonno, ben si capisce come una ghiandola pineale non pienamente efficiente si traduca in problemi di insonnia ricorrente, con conseguenze (negative) a catena, dall'umore instabile all'appetito nervoso, dai problemi di ansia alla stanchezza cronica. Non finisce qui: la ghiandola pineale svolge un ruolo chiave nella regolazione dei livelli ormonali femminili, e per questa ragione può influenzare la fertilità e il ciclo mestruale. Oggetto di diverse ricerche e test scientifici, la ghiandola pineale resta per molti scienziati ancora un'incognita.
Il problema della calcificazione
C'è un problema: diversi scienziati hanno dimostrato che la ghiandola pineale sviluppa calcificazioni, con accumuli di calcio che, alla lunga, ne impediscono la normale attività. Secondo un articolo apparso sulla rivista "MoleculesTrusted Source", le calcificazioni pineali possono compromettere la capacità della ghiandola di produrre le giuste dosi di melatonina, inficiando il sonno. Se vi state domandando il perché di questa calcificazione, sappiate che la teoria più solida riguarda il consumo di acqua di rubinetto, tristemente nota per essere contaminata da elevati dosaggi di fluoruro.
Decalcificare la ghiandola pineale: how to
Per decalcificare la ghiandola pineale, dunque, può essere importante usare gli appositi filtri per purificare l'acqua di rubinetto, ricordando inoltre che qualsiasi fornitore di acqua pubblica è tenuto, su richiesta del consumatore, a fornire informazioni sui dosaggi di fluoruro e cloro, altro minerale che può contribuire al processo di calcificazione. Attenzione anche ai prodotti per l'igiene orale: scegliere dentifrici senza fluoro è importante, così come sarebbe consigliabile consumare cibi biologici, evitando alimenti processati e confezionati, che spesso e volentieri contengono residui di fluoro.
Ingredienti da portare a tavola per decalcificare la ghiandola pineale
Sempre con l'obiettivo di prevenire il rischio calcificazione della ghiandola pineale possiamo – come sempre – aiutarci con alcuni ingredienti da portare in tavola o assumere come integratori. Tra i super food consigliati troviamo la famosissima curcuma.
Secondo uno studio pubblicato su “Pharmacogn Magazine” riesce a prevenire e potenzialmente invertire il danno derivante dall'esposizione al fluoro grazie al principio attivo della curcumina, antiossidante per eccellenza.
Mai senza cacao, purché sia crudo e biologico
Il cacao è un super food naturale, se non trattato e non cotto, contiene un pool di flavonoidi, dalle molteplici funzioni positive.
Provengono da Est i famosi funghi Chaga, rinomati per i potenti effetti sul sistema immunitario, ormonale e nervoso centrale. Pensate che da ricerche condotte in Finlandia e Russia hanno scoperto che i funghi Chaga hanno proprietà antitumorali e antivirali. Infine un integratore naturale chiamato Shilajit, che altro non è che il materiale vegetale prodotto in milioni e milioni di anni dalle piante che crescono sulle vette dell'Himalaya. Questa densa resina è un vero e proprio elisir di salute: racchiude 85 diversi minerali, ad effetto anti età e protettivo dei danni cellulari.